Il manifesto di Sforza Ruspoli

M A N I F E S T O

In difesa della libertà, della Costituzione e dei diritti dei cittadini di fronte al gravissimo degrado morale in atto

FACCIAMO IL SEGUENTE:

APPELLO

A tutti i cittadini ed in particolare ai giovani, agli emarginati, disoccupati, insegnanti, contadini, artigiani, pensionati, operai, professionisti e piccoli imprenditori, e anche ovviamente alla gente del Sud saccheggiata e abbandonata.

PER CHIEDERE

1. La Vostra partecipazione alla lotta per abbattere “la CASTA” : una oligarchia che si regge sulla dittatura e la complicità delle Segreterie di tutti i partiti condannandoci ad un inarrestabile degrado. E’ necessario abolire tutti i privilegi dei parlamentari che dovrebbero essere al massimo quattrocento, quanti sono negli Stati Uniti.

 2. Per restaurare i diritti costituzionali di ogni cittadino primo fra tutti quello di poter scegliere i propri rappresentanti e di conseguenza i propri governanti. Possibilmente con una legge elettorale simile a quella inglese.

 3. Adempiere alle richieste dell’Unione Europea è una priorità in questo difficile momento,  continuando tuttavia ad auspicare un’unione politica dell’Europa delle cattedrali, luce spirituale dell’universo, dall’Atlantico ai confini della Mongolia. Per l’Europa noi chiediamo  una sola costituzione, un solo Governo, un solo sistema fiscale, una sola moneta stabile possibilmente agganciata all’oro o a un paniere di materie prime da sostituire alla carta-moneta, una sola filosofia politica: sconfiggere le povertà e le ingiustizie del mondo; dove è in corso da troppo tempo un crimine planetario, che vede 20 milioni all’anno di nostri fratelli costretti a morire di fame mentre coloro che producono gli alimenti sono costretti ad abbandonare le campagne.

 4. Riportare trasparenza nell’attività dello Stato e, di impedire il saccheggio, in atto da anni, finora impunito, e allontanare dal potere le Caste di parassiti che pensano solamente ai loro profitti e non al bene comune.

 5. Vogliamo spazio per l’agricoltura, storica attività italiana, potenziale fonte di tanta occupazione, in ginocchio dagli anni ’50 per colpa delle scelte sciagurate che l’hanno penalizzata per favorire il Gigantismo Industriale in decomposizione.  Noi ci rifiutiamo di continuare a sacrificare gli interessi della nostra civiltà rurale a quelli del sistema bancario e della grande industria come avviene da oltre cinquanta anni.

 6. Vogliamo dare giustizia ai pensionati e ai Ceti medi che soffrono una continua decurtazione dei loro emolumenti. Pertanto, proponiamo, un aumento delle pensioni minime, del 20%.

 7. Urge dare un sostegno alla piccola e media industria creatrice in passato di innumerevoli posti di lavoro.

 8. Vogliamo difendere l’ambiente devastato dall’abusivismo edilizio conseguenza di una mancata programmazione urbanistica a lungo termine, viceversa si va avanti con il “programar facendo..”. con il potere discrezionale di pochi politici, emissari delle segreterie di Partito, motivati dal consenso e dalla corruzione, ed attuare immediate politiche di rimboschimento per proteggere il territorio dal dissesto idrogeologico che ci minaccia costantemente.

 9. Occorre una divisione netta tra le banche di investimento finanziario (Merchant Bank) che se necessario devono poter fallire senza problemi, così come alcune banche ormai decotte; mentre le banche sane commerciali devono occuparsi esclusivamente del mondo del lavoro, del credito all’imprese astenendosi dal partecipare all’azionariato delle industrie assistite e devono astenersi dalle speculazioni finanziarie. In sostanza, le banche, devono fare le banche cioè raccogliere il risparmio che deve essere utilizzato solo per dare credito agli imprenditori affidabili. I soldi non devono mai servire per comprare titoli tossici ad alto rendimento per fare i loro bilanci.

Tali banche sane a servizio degli imprenditori e del lavoro vanno garantite eventualmente anche con la nazionalizzazione salvo poi rimetterle sul mercato una volta risanate come ben suggerisce Massimo Mucchetti.

 10. Vogliamo in una sola parola cambiare le cose per offrire a tutti gli italiani un orizzonte nuovo di pulizia morale e di impegno disinteressato.

 Il nostro invito alla “rivolta etica ” è un invito affinché ognuno possa contribuire a questa durissima urgente e necessaria battaglia perché come dice il Parroco di  Forcella Don Luigi di Merola “non è Dio che ci ha voltato le spalle, siamo noi che abbiamo voltato le spalle a Dio”.

 RACCOGLIAMO ADESIONI

Una prima manifestazione in piazza si terrà a Roma a Ponte Milvio il 15 febbraio 2012.

Per adesioni contattateci alla seguente e-mail: “abbatterelacasta@libero.it

Oppure andate a visitare il Blog:

www.sforzaruspoli.com

 

 

 

 

 

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